Il Sud Sudan


Un giovane paese
Nato nel 2011 è la nazione più giovane dell’Africa.
Dopo 12 anni di guerra di indipendenza e 6 anni di governo di transizione finalmente con il referendum popolare del 2011 sancisce la sua autonomia dal Sudan del Nord.
Purtroppo dal 2013 il Sud Sudan è nuovamente sconvolto da una sanguinosa guerra civile tra le forze governative e diversi gruppi di ribelli.
Le trattative di pace iniziate due anni più tardi porteranno solo nel 2018 alla firma di un alquanto fragile accordo. Persiste così la situazione di instabilità e di conflitti.
Inoltre, i cambiamenti climatici, la crisi economica e la fragilità del suo sistema sanitario, sono alla base della drammatica situazione di insicurezza alimentare e nutrizionale cronica nel Paese, che determina povertà, malnutrizione e fame diffusa.
- La popolazione del Sud Sudan è di circa 12 milioni di persone (di cui circa 4 milioni sono sfollati, quindi senza dimora);
- L’età media è 18,6 anni; l’aspettativa di vita è di circa 60 anni.
- In base all’Indice di Sviluppo Umano (strumento standardizzato per misurare il benessere di un paese basandosi su parametri quali aspettativa di vita, istruzione, reddito pro-capite) il Sud Sudan è al 191° posto su 191 paesi!
- La mortalità materna è di 1150 donne ogni 100000 nati vivi (in Italia è 5/100000); la mortalità neonatale è 40 su 1000 nati vivi (in Italia è 1,7/1000); la mortalità infantile sotto i 5 anni di vita è di 99 bambini su 1000 nati vivi (in Italia è 3,6/1000).
- Nell’ultimo anno i bambini affetti da malnutrizione sono stati 1,65 milioni di cui 500000 con malnutrizione severa (quindi in pericolo di vita causa malnutrizione).
Tre ambiti d’intervento
Da Febbraio del 2024 Needle ha iniziato a collaborare con il Comboni Hospital e l’Health Center Sikka Hadid della città di Wau, la seconda città più grande del Sud Sudan.
Il lavoro sul campo ha reso i volontari testimoni diretti delle condizioni di grave indigenza in cui versa la maggior parte della popolazione del Sud Sudan.
La situazione sanitaria e nutrizionale è tra le peggiori del mondo; il sistema sanitario è limitato alle scarse strutture, la maggior parte delle quali, gestite da organizzazioni religiose, agenzie delle Nazioni Unite e le poche ONG internazionali rimaste ad operare sul territorio dopo l’ultimo conflitto armato.
Di fronte ai numerosissimi bisogni presenti in questa realtà, Needle ODV ha deciso di disegnare un iniziale progetto a media scadenza.
Sono stati selezionati tre ambiti di intervento -sanitario, educativo e della comunità civile- e identificati una serie di interventi funzionali al raggiungimento di ciascun obiettivo.
