I nostri volontari si preparano alla partenza..
È qualche giorno che mi sembra di non essere mai pronta perché ho tante cose da pensare: il lavoro che proprio ora potrebbe avere la svolta positiva che aspetto da tanto, il B&B pronto o quasi per aprirsi finalmente ai curiosi e agli amici; il ristorante ancora indietro che mi ha obbligato a delegare a papà un sacco di rogne in questa mia assenza; la ricerca dei possibili gestori in cui spero che Claudia riesca a concentrarsi al meglio…
E invece sei arrivato di fretta caro 2 Ottobre. E resta oggi la paura che c’è la remotissima possibilità che io possa vivere non a pieno questo mio ritorno in Sud Sudan. La notte scorsa (a lavoro!) ho trovato quasi in modo incoscio qualche foto delle mie missioni degli anni passati (che continuo a dimenticare nel numero, nell’ordine e nel posto): foto di campi, foto con Pino, foto con migliaia di bimbi.. Cercavo la foto con quella serie di bimbi dietro: ecco anche questa epoca della mia vita si è chiusa.
Si è chiusa con il cambio di città e di lavoro, con i problemi di salute, con la mia continua sensazione di non poter più sempre fare 100 mila cose di corsa. Si che è chiusa con la morta di Giancarlo. Tante cose si sono chiuse con la morte di Giancarlo.
Ma non il desiderio di tornare in Sud Sudan, non la voglia di mettermi di nuovo in gioco per fare qualcosa che merita davvero. Sono contenta: non è asciugata la vena d’amore per gli altri, ma finalmente anche per me.
