Lunedì 20 Ottobre

Alle 4:45 questa mattina non mi sveglia il muezzin mi sveglia una pioggia torrenziale il cui scroscio copre anche quella voce roca e acidula.. Ma un’ora dopo ha già smesso di piovere ed in effetti poi la giornata è stata assolata e calda.. 

Il lunedì si presenta con i suoi oltre 150 vetrini di malaria, esami per 28 mamme alla prima “antenatal visit”, un numero non ben determinato di altri esami e tre trasfusioni. Non male, finiamo alle 16. Dal tram tram degli esami ci distraggono solo le urla e i pianti di uomini e donne intorno alle 12:30 davanti al medical ward, mentre viene caricato su un fuoristrada aperto il cadavere di una ragazza molto giovane (che scopro dopo essere morta a 16 anni a neanche un’ora dal ricovero, e non si sa per quale motivo). Sul pick-up salgono anche un decina o forse più di parenti e amici in lacrime; tutto il corteo funebre lascia l’ospedale e portano via un fiume di gente. Le urla si allontanano, le persone intorno riprendono a lavorare, a lavorare, a preparare da pranzo, a bere the e mangiare piccolissimi pugni di cibo.. 

Seguo Luca e Marcello nella stanza delle ecografie, per un controllo di un addome con un versamento pleurico di un bimbo che, trattenuto da un punto dalla mamma e dall’altra da Marcello sembra un cristo i croce. Penso abbia un anno, un anno e mezzo. E poi un ecocardio per una bimba magrissima e senza forze che sa di avere un problema al cuore già diagnosticato un paio di anni fa da una visita fatta qui, ma che ora fa davvero difficoltà a respirare. Parrebbe un difetto della valvola tricuspide. La si tratta penso solo per prevenire endocarditi/pericarditi, non penso si possa fare altro. Allo stesso modo non si pensa di poter intervenire sul difetto cardiaco di un piccolo che sta probabilmente soffrendo per un attacco batterico che è tipico in questi bimbi ma che non ha risposto finora alla terapia antibiotica. Luca cercherà di mandare in serata la documentazione clinica ad un’associazione italiana che si era offerta per il supporto economico per gli interventi di chirurgia da fare in Italia. Si pensa ovviamente all’ospedale cardiochirurgico di San Donato.. vedremo.

Vado a portare le pentole alla caffetteria e mi offrono un ottimo caffè con zenzero fresco triturato che mi risveglia l’anima. Bene, perchè stasera devo preparare la presentazione sulle attività di laboratorio per il meeting di giovedì.

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