Dormito così così. Alle 4:30 si sono sentiti spari non lontano da noi, ben chiari nella notte.. Alle armi non mi posso abituare, non le accetto, non accetto neppure le divise da noi. Spesso mi è capitato di obbligare infermieri che venivano in ospedale con i fucili a lasciare fuori le armi o a non entrare a lavorare (che voleva dire non avere la paga di quel giorno). Alcuni se le lasciavano scaricare per poi riprendere il caricatore alla fine della giornata di lavoro.
E di nuovo si fanno le 18 in laboratorio. Stamattina la gioia di ricevere il nuovo microscopio e i reagenti, Luca felicissimo che anche l’ecografo funzioni! Cambiamo le lenti del microscopio e proviamo a fare un po’ di manutenzione per far funzionare tutto al meglio.
Dopo una lussuosa cena ci mettiamo a preparare con Marcello l’attività di formazione settimanale sull’antibiotico resistenza, tema scottante in medicina tropicale rurale, come è il contesto in cui stiamo operando. Abuso di farmaci dati sulla base della sola chimica e senza il supporto degli esami di imaging e di laboratorio. Ed impossibilità di impostare terapie lunghe o che prevedono, per poter funzionare, anche igiene e nutrizione. Il problema della farmaco resistenza esiste anche da noi, ma noi abbiamo 2-3-4-5-6 diverse linee di terapia. Qui hai 2-3 possibilità di farmaci se ti va bene. Ed è un peccato sprecarle per una cattiva gestione, scarsa conoscenza ed adesione alle linee guida ufficiali.
E da qui, non si scappa.



