Martedì 25 marzo 2025

Altri bombardamenti. Gli elicotteri ugandesi in appoggio all’esercito del presidente pare abbiano bombardato un campo dell’esercito del vice presidente. La tensione sale.
Elicotteri… A marzo scorso gli elicotteri che si vedevano erano quelli delle missioni UN in perlustrazione; ora, sono arrivati elicotteri con intenti offensivi.
Elicotteri che fanno uscire anche articoli sui media italiani. Elicotteri che non fanno che aumentare il divario tra i due fratelli…

La terra ha musica per coloro che ascoltano (W. Shakespeare)

Questa terra d’Africa è ricca di suoni.
Molti noti, proprio in un’ottica di “tutto il mondo è paese”.
Diversi suscitano similitudini, quasi per gioco.
Alcuni stranamente evocativi, che invitano la mente e la memoria a viaggiare.
Altri unici e originali.
Ma occasionalmente ce n’è anche qualcuno che incute timore (“È un elicottero questo?” ci si è chieste qualche notte fa…)

Della moltitudine di suoni della nostra giornata, scelgo di condividere con voi:

  • la ventola che fa da colonna sonora a queste notti infuocate;
  • il muezzin che canta le ore e, questo in particolare, canta PER ore;
  • il chiacchiericcio (e che chiacchiericcio!) delle mamme al risveglio… proprio in prossimità della nostra finestra;
  • le nostre voci, piene di parole leggere, intorno al caffè del mattino;
  • le risate di Matteo che all’improvviso mitigano quel suo aspetto serio. Gentile, ma serio;
  • il concentratore di ossigeno che con affidabile determinazione concede un pò di sollievo ai piccoli pazienti a cui “manca l’aria”;
  • il pianto del bambino che ho sconsideratamente voluto visitare;
  • lo schiocco del bacio di una mamma sul cosciotto cicciotto del suo bimbo;
  • i primi vagiti arrabbiati del neonato in sala parto;
  • il frizzicorino dell’elettrobisturi della sala operatoria.

Era invece drammaticamente silenzioso, senza suono alcuno, il pianto copioso di quella mamma che è tornata a casa senza il suo bambino…

Perchè, come scriveva Seneca, «Lieve è il dolore che parla. Il grande dolore è muto».

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